Cina apre a cooperazione internazionale su campioni lunari
Il materiale potrà essere esaminato da altri Paesi

Nel corso della giornata odierna, lunedì 18 gennaio 2021, la Cina ha deciso di incoraggiare la cooperazione internazionale per quel che riguarda lo studio dei campioni lunari che sono stati riportati sulla Terra dalla sonda Chang’e-5 (leggi anche l’articolo pubblicato da AVIONEWS). Il regolamento reso pubblico da China National Space Administration (Cnsa) parla chiaro, questo materiale proveniente dal nostro satellite può essere usato per quattro scopi differenti, vale a dire l’archiviazione in via permanente, l’archiviazione permanente di riserva, la ricerca scientifica ed il benessere pubblico. La sonda della Nazione asiatica è stata capace di recuperare circa 1731 grammi di campioni, una raccolta che non veniva portata a termine da oltre quattro decenni, come approfondito anche da AVIONEWS.
La Cina è diventato il terzo Stato a vantare una missione del genere dopo gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Queste parti di rocce, inoltre, sarebbero conformi a quanto stabilito dalle varie convenzioni internazionali in materia, di conseguenza non c’è alcun problema nell’aprire lo studio e l’analisi delle stesse ad altri Paesi. Diplomatici e rappresentanti all’estero di Stati dell’Unione europea, dell’Asia-Pacifico ed altri ancora sono stati invitati a visitare le strutture in cui i campioni sono stoccati e trattati, nel pieno rispetto del principio di uguaglianza e di mutuo vantaggio che viene stabilito dalla cooperazione internazionale sull’esplorazione lunare.
Sullo stesso argomento leggi anche la notizia che è stata pubblicata da AVIONEWS.
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