Conflitto ucraino: colpita base vicino Polonia
Un chiaro messaggio alla Nato. Segnali positivi sui colloqui di pace tra Kiev e Mosca

L'attacco missilistico russo che nelle scorse ore ha colpito una base militare internazionale a Yavoriv, situata in Ucraina, a qualche decina di chilometri dalla frontiera polacca è un avvertimento chiaro all'Alleanza Atlantica. Si tratta, infatti, di un sito utilizzato per l'addestramento dei soldati e per il rifornimento di armamenti da parte dei Paesi occidentali diretti verso Kiev. Il bilancio è di almeno 35 morti ed oltre 130 feriti.
Mosca ha dichiarato di aver ucciso fino a 180 "mercenari stranieri" nella base e distrutto una "grande quantità di armi", promettendo di continuare ad attaccare le forze armate in arrivo dall'estero a supporto di Kiev. I media dei Paesi Bassi hanno parlato di decine di olandesi feriti nel raid missilistico.
Tra gli altri importanti obiettivi militari colpiti dall'esercito russo ad oggi figurano l'aeroporto di Ivano-Frankivsk, a meno di 150 chilometri dal confine con la Romania, così come lo scalo aereo di Lutsk. Senza dimenticare i target civili. Tra i tanti ci sono l'aerostazione di Vinnytsia, la scuola di Mykolaiv, il monastero che ospitava i profughi nella regione di Donetsk.
Intanto, sono arrivati segnali positivi sui colloqui di pace tra Kiev e Mosca: il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podoliak, ha dichiarato che la Russia è diventata "più sensibile" alle posizioni ucraine. Anche il Cremlino conferma che sono stati fatti "progressi sostanziali".
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