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CLARA MOSCHINI

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Agenzia spaziale italiana passa nelle mani del Governo

Il provvedimento in Gazzetta ufficiale da domenica scorsa

È un cambio epocale quello in atto nell’Agenzia spaziale italiana (Asi). La politica, infatti, ha deciso di assumerne il controllo diretto, di fatto prendendo le redini di un settore strategico come quello aerospaziale, importante non solo dal punto di vista economico ma anche da quello strategico. Come tutti gli atti che "contano", il cambio di rotta è arrivato di sabato: più precisamente lo scorso 30 aprile quando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale con validità dal primo maggio, domenica, il riordino dell’ente nato nel 1988. 

Da domenica scorsa Festa dei lavoratori, dunque, il compito di predisporre ed attuare la politica aerospaziale del Paese è passato a Palazzo Chigi. Con il provvedimento, infatti, sono affidati alla presidenza del Consiglio “i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza”. Al Miur, il ministero dell’Università e della ricerca vengono garantiti i poteri d'indirizzo strategico sull’attività di ricerca scientifica. Obiettivo del provvedimento, secondo l'autorità, è “garantire semplificazione, maggiore efficienza e celerità d’azione nella realizzazione degli obiettivi di transizione digitale fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Nella pratica, come spiega un articolo de "Ilfattoquotidiano.it", questo cambio di carte in tavola comporterà che la ricerca va ai ricercatori, la strategia ed i soldi vanno alla politica: basti ricordare che, per lo spazio, nel Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) sono stati stanziati oltre 4 miliardi di Euro. 

Nelle misure contenute nell’articolo 30 della Gazzetta ufficiale del 30 aprile, viene istituito un fondo di finanziamento per Asi di 499 milioni di Euro: il fondo è posto sotto il controllo della presidenza del Consiglio e data a decorrere dal 2022. È destinato alla copertura delle spese di funzionamento e gestione dell’Asi che comprende anche i programmi di collaborazione con Esa, European Space Agency, agenzia spaziale europea. 

Con il riordino, chiamiamolo così, dell’Agenzia spaziale italiana, le azioni del Cira, il Centro italiano ricerche aerospaziali possedute da Asi vengono trasferite a titolo gratuito al Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche. Non è roba da poco, questa, soprattutto perché il Cira di Capua (Caserta), pochi giorni fa, è tornato alla ribalta, sulle pagine della cronaca, però, visto che si parla di infiltrazioni della camorra negli appalti del centro. Che il Cira attiri attenzioni per il suo appeal economico, è cosa nota: già negli anni scorsi il Centro è stato protagonista delle indagini della Corte dei conti che, più volte, ha scritto relazioni per denunciare la gestione "allegra" della struttura, anche stante gli oltre 40 milioni di Euro stanziati annualmente dal Governo. 

Adesso, a pochi giorni dalla notizia degli arresti della Dda ai manager Cira, il Centro passa (gratis) dalle mani dell’Asi a quelle del Cnr che ha già fissato per domani, mercoledì 4 maggio la riunione del consiglio d’amministrazione con l’obiettivo di nominare gli organi che governeranno il centro di Capua. Al momento, infatti, l’attuale presidente Giuseppe Morsillo è in regime di proroga e proprio in questi giorni sarebbe stato nominato il nuovo presidente. Da domenica scorsa la nomina spetta al Cnr.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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