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CLARA MOSCHINI

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Bird-strike per aereo ITA-1765 di Linate

Perché l'aviazione rimane il più sicuro mezzo di trasporto? Intervista al generale Carlo Landi

Erano passati poco più di tre minuti da quando ITA-1765, un aereo A-320 con 84 passeggeri aveva staccato le ruote della pista di Linate diretto a Palermo. Il velivolo si trovava quindi a circa 1000/1500 piedi di quota equivalenti a 300-400 metri in quel momento il comandante ha lanciato il segnale di "mayday" informando gli enti del controllo del traffico aereo di aver subito un impatto con un volatile, in termini tecnici "Bird-strike" che aveva reso necessario lo spegnimento del motore destro. Il comandante ha informato della sua intenzione di verificare la funzionalità dei sistemi di bordo e poi riportare all'atterraggio sulla stessa pista. La manovra è riuscita e 26 minuti dopo il decollo il velivolo è atterrato su pista 36 e ha raggiunto con il motore funzionante il parcheggio assegnato.

AVIONEWS pubblica qui le comunicazioni reali radio del pilota con gli enti del controllo durante le fasi cruciali dell'emergenza.

Spicca, nella fraseologia utilizzata, il termine "mayday" che identifica la situazione di emergenza nella quale il velivolo si trova avendo perso l'uso di uno dei due motori.

Sin qui la cronaca dell'evento conclusosi felicemente, ma abbiamo voluto analizzare l'accaduto con il generale Carlo Landi, 41 anni di servizio in Aeronautica militare quale sperimentatore di volo su Tornado, comandante del Reparto sperimentale e del Centro sperimentale volo, dove vengono provati tutti i velivoli e che entrano in servizio nelle Forze Armate.

Il generale Landi è esperto in sicurezza volo ed investigazione incidenti, qualificato dall'Aeronautica militare ed ha ricevuto dall'Università "La Sapienza" di Roma il titolo di cultore della materia sicurezza volo, per il suo impegno nella divulgazione dei principi di sicurezza.

AVIONEWS: generale Landi cosa possiamo dedurre, con riguardo alla sicurezza del volo, dai dati che conosciamo dell'evento avvenuto nei cieli di Milano?

"Gli impatti con volatili costituiscono una percentuale significativa di quelli che vengono considerati eventi di volo che possono portare ad inconvenienti o incidenti a seconda della gravità delle risultanze.

Le statistiche, sia a livello nazionale che mondiale, sono particolarmente complesse e possono indurre a considerazioni fuorvianti in quanto legate a una serie di fattori difficilmente catalogabili. Nei soli Stati Uniti in un anno (2019) vengono registrati circa 17.900 impatti con uccelli, un dato che potrebbe apparire impressionante se non si aggiungesse che solo in un miliardo di ore di volo si verifica la perdita di una vita umana a causa di un evento di questo tipo.

Le fasi del volo in cui è più probabile che avvenga un impatto con volatili sono quelle condotte a bassa quota: decollo, avvicinamento ed atterraggio.

Per valutare la gravità dell'impatto naturalmente è fondamentale considerare le dimensioni del volatile, ma anche la velocità del velivolo ed il regime del motore hanno influenza perché intervengono nel computo dell'energia trasmessa durante l'impatto.

Tuttavia va ricordato che le norme per la certificazione dei motori aeronautici, fissate da Easa ed Enac, stabiliscono che i motori devono resistere all'impatto di uccelli fino a 1,8 kg senza provocare danni al velivolo e, dopo tale evento, i motori devono poter essere spenti senza problemi.

Più grave è il caso, anche se estremamente raro, di uno stormo di uccelli di grosse dimensioni che blocchi entrambi i motori.

Tornando al nostro evento i velivoli commerciali possono volare anche con uno solo dei motori funzionanti e far rientro in tutta sicurezza alla base".

AVIONEWS generale da dove scaturisce questa capacità di fronteggiare l'imprevisto?

"Vorrei evidenziare che questa resilienza agli eventi inattesi è propria del sistema trasporto aereo e deriva dall'insieme di procedure e livelli addestrativi esistenti sia tra i piloti che tra i controllori di volo e che costituiscono il fulcro della sicurezza del volo.

In caso di un evento inatteso come questo piloti e controllori hanno la perfetta conoscenza di procedure, parametri e manovre che servono essenzialmente a preservare la vita dei passeggeri e della popolazione sottostante oltre, se possibile, a recuperare il velivolo.

Ogni volo in tutto il mondo si svolge con regole che forniscono all'equipaggio margini per recuperare dalle emergenze: una serie di barriere costituita da regolamenti, addestramento, attività manutentive, controlli.

Nel caso del velivolo ITA-1765, ad esempio, il volo è continuato dopo lo spegnimento del motore con le adeguate accortezze, ma senza particolari problemi".

AVIONEWS: generale come è stata gestita l'emergenza a suo avviso?

"Non abbiamo dati sufficienti a ricostruire totalmente lo scenario in cui gli eventi si sono svolti, tuttavia la registrazione delle comunicazioni terra-bordo-terra e le procedure messe in atto dall'equipaggio di volo e dai controllori, che hanno gestito anche molti altri velivoli nella zona, dimostrano l'alto livello di professionalità e l'addestramento continuo a cui tutto questo personale è sottoposto.

Lo scambio di informazioni s'è sempre svolto in maniera pacata, seguendo procedure standard.

Professionalmente, il pilota ha alternato l'uso della lingua inglese per rendere edotti tutti gli altri velivoli nella zona delle proprie manovre e della propria posizione e poi, in alcuni momenti, ha utilizzato l'italiano per avere il massimo di comprensione con il personale di terra, ma tutto è stato svolto secondo elevati standard di sicurezza".

AVIONEWS generale ritiene che l'ipotesi dell'impatto con un uccello sia l'unica da considerare?

"Non si possono avere certezze finché non ci saranno riscontri tecnici precisi e documentati. Abbiamo sentito di ipotesi di un impatto con un drone, ma al momento mi pare poco probabile, sia per il riporto radio inequivocabile dei piloti, sia perché le tracce sul motore non sono distinguibili ad occhio nudo.

Il 'colpo' udito dall'equipaggio e riportato nell'audio è, con tutta probabilità, uno stallo del compressore dovuto al disturbo del flusso d'aria causato dall'ingresso dei resti dell'uccello".

AVIONEWS: generale cosa si può fare per evitare queste collisioni?

"È praticamente impossibile eliminare del tutto i volatili o confinarli in zone particolari.

Ci sono varie contromisure che tendono a ridurre, se non abolire, la possibilità di collisione con uccelli. Si possono studiare rotte e quote di volo particolari per evitare le zone di nidificazione

Si può intervenire sulle popolazioni di uccelli stanziali intorno agli aeroporti con varie modalità legate alle emissioni di suoni, esplosioni, raggi laser.

Sono stati svolti con risultati apprezzabili esperimenti con radar specifici che riescono ad individuare la posizione ed il movimento soprattutto di stormi, ma anche di uccelli singoli di grandi dimensioni.

In questo settore Fincantieri ha prodotto un radar impiegato a livello sperimentale sull'aeroporto di Venezia dove la vicinanza col mare rende particolarmente sentito il problema".

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Photo gallery Bird strike velivolo ITA-1765 presso l'Aeroporto di Milano Linate Bird strike velivolo ITA-1765 presso l'Aeroporto di Milano Linate Bird strike velivolo ITA-1765 presso l'Aeroporto di Milano Linate Bird strike velivolo ITA-1765 presso l'Aeroporto di Milano Linate
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