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CLARA MOSCHINI

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Bufera sui voli di Stato italiani

Dai nove viaggi di Tajani a quelli del ministro Nordio che passa sempre a Treviso

Cambiano i Governi in Italia ma non le abitudini. Gli spostamenti dei membri dell'Esecutivo Meloni a bordo degli aerei di Stato sono stati 66 negli scorsi due mesi. È quanto emerge dal monitoraggio compiuto dagli uffici di Palazzo Chigi, che ne hanno contati 39 a novembre e 27 a dicembre 2022. Un numero certamente non esiguo. Sorge la domanda se in tutti i voli, specie quelli nazionali, non sia mai stato possibile utilizzare aerei di linea o il treno. 

C'è la particolarità del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che utilizza come taxi i mezzi dell'Aeronautica militare italiana. Tra il 12 ed il 27 novembre, infatti, il Guardasigilli ha compiuto cinque viaggi in cui il velivolo partiva ed atterrava sempre nella città natale dell'ex-magistrato: Treviso. È successo il 12 novembre per il trentennale delle stragi di mafia sulla rotta Roma-Palermo. Poi il 15 novembre sulla Roma-Lamezia Terme per l'inaugurazione della sede della procura di Catanzaro. Anche il 21 novembre nel primo viaggio all'estero Roma-Parigi e poi il 27 novembre sul Roma-Berlino per la riunione del G7 i voli partono ed arrivano a Treviso; così l'8 dicembre sul Milano-Bruxelles.

Sui viaggi del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, sappiamo che ha speso ad oggi 156.000 Euro per le sue prime tre missioni all'estero. Tra i ministri che hanno viaggiato di più ci sono il capo del dicastero degli Esteri, Antonio Tajani, con nove viaggi, segue il ministro della Difesa, Guido Crosetto con sei. 

Gic - 1248994

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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