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CLARA MOSCHINI

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Guerra Ucraina (2): Italia in pressing sui carri armati

Crosetto: "Alla fine la Germania farà quello che deve fare, nel modo in cui riterrà opportuno"

Si tinge di giallo la vicenda dell'invio di carri armati in Ucraina da parte della Germania. I parlamentari di Regno Unito e Francia chiedono a Berlino di superare ogni cautela o timore e dare il via libera alle consegne dei corazzati Leopard. Proprio per questo motivo, domani martedì 24 gennaio il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, incontrerà a Berlino il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius

"Abbiamo bisogno di diverse centinaia di carri armati, non di 10-20. Il nostro obiettivo sono i confini del 1991 e la punizione del nemico che pagherà per i crimini", ha sottolineato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, su "Telegram", come riporta "Ukrinform". 

Sull'argomento è intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto: "Io normalmente ho rispetto quando parlo di un'altra Nazione, lo stesso che chiedo per me. Ora tutto il mondo critica ed attacca i tedeschi, ma io penso che ogni Paese sia autonomo. La Germania ha una maggioranza socialista, verde, oltre che liberale. Quindi io capisco le difficoltà del cancelliere Olaf Scholz e trovo assurdo che le altre Nazioni facciano pressioni", ha dichiarato ieri durante la trasmissione televisiva "Che tempo che fa", in onda su Rai3. 

"Io sono convinto -ha aggiunto- che alla fine la Germania farà quello che deve fare, nel modo in cui riterrà di poterlo fare. In questo momento chi ha costretto le Nazioni a non dedicare la maggior parte dell'energia alla pace, ma dedicarle a difendere gli ucraini, è stato l'atteggiamento russo negli ultimi 2-3 mesi, che è peggiorato. Avevamo sperato ad un certo punto che ci fosse un cambio e che ci si potesse sedere e partire da una base di ragionamento, ma alla fine Putin ha capito che non poteva cedere e deve andare avanti, purtroppo". 

Kiev "chiedeva sostanzialmente una difesa dagli attacchi missilistici -ha concluso Crosetto- perché la Russia era arrivata ad attaccare le infrastrutture civili. Quella tattica è cambiata e l'Ucraina sta chiedendo aiuto. Se noi fossimo nella condizione dell'Ucraina e ci rendessimo conto che quello che si pensava essere scongiurato, cioè un pesantissimo attacco terrestre, può riprendere tra una settimana o un mese, faremmo quello che stanno facendo loro, chiedere aiuto".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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