Le autorità dell'aviazione pakistane hanno annunciato oggi una nuova estensione del divieto di sorvolo per tutti i velivoli indiani sul proprio spazio aereo. La restrizione, inizialmente imposta in un contesto di tensioni regionali, rimarrà in vigore per un altro mese, ovvero fino al 23 agosto prossimo.

Questa decisione, comunicata attraverso un Notam (Notice to Airmen), significa che nessun aereo gestito da compagnie indiane o registrato in India potrà volare sul territorio pakistano. Il provvedimento si applica indistintamente sia ai velivoli civili che a quelli militari, inclusi quelli di proprietà o in leasing da parte dell'India.

La reiterata chiusura dello spazio aereo sottolinea la persistente cautela di Islamabad riguardo alla situazione di sicurezza regionale e ha significative implicazioni per le rotte aeree commerciali che tradizionalmente attraversano il Pakistan per collegare l'Europa e il Medio Oriente con l'Asia meridionale. Le compagnie aeree indiane saranno costrette a continuare a utilizzare percorsi alternativi, più lunghi e costosi, con un impatto sui tempi di volo e sui costi operativi.

Le fonti governative pakistane non hanno fornito dettagli specifici sulle motivazioni alla base di questa ulteriore proroga, ma la mossa si inserisce in un quadro di relazioni storicamente complesse tra i due Paesi confinanti. Gli osservatori ritengono che la decisione rifletta la volontà del Pakistan di mantenere un controllo stringente sul proprio spazio aereo in un periodo di delicatezza geopolitica.