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Von der Leyen: "L'Europa impegnata in una lotta". Il discorso sullo Stato dell'Unione

Tra i temi guerre, difesa e rapporto con gli Usa. 6 miliardi per il "muro di droni" con Kiev- ALLEGATO-VIDEO

"L'Europa è impegnata in una lotta. Una lotta per un continente integro che viva in pace, per un'Europa libera e indipendente". Queste le parole con cui il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha iniziato il proprio discorso sullo Stato dell'Unione stamattina a Strasburgo, il quinto della sua carriera. Tanti i temi trattati: guerre, difesa, dazi, intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale, energia, alloggi, alimenti, sanità, media e migrazioni. "È ora che l'Europa si renda indipendente. L'obiettivo principale è avere la libertà e il potere di scrivere da soli il nostro destino. Sappiamo di poterlo fare" ha affermato il presidente.

Nello specifico, in riferimento alla guerra in Ucraina von der Leyen ha sottolineato la necessità di utilizzare la forza industriale europea contro gli attacchi russi, attraverso una posizione di difesa "forte e credibile". "Possiamo contribuire a trasformare l’ingegno ucraino in un vantaggio sul campo di battaglia e in un’industrializzazione congiunta" ha dichiarato. Infatti l'Europa concluderà un'Alleanza per i droni (Drone alliance) con l'Ucraina e per sostenerla anticiperà 6 miliardi di Euro dai prestiti per l'accelerazione delle entrate straordinarie (Era), meccanismo finanziario sviluppato dal G7 e dell'Ue a supporto del Paese invaso. L'Ue quindi non fornirà direttamente i velivoli, ma metterà a disposizione dell'industria ucraina le risorse necessarie per produrli al suo interno, dando così impulso all'economia dello Stato (vedi AVIONEWS). "Prima della guerra, l’Ucraina non aveva droni. Oggi, è l’uso dei droni da parte dell’Ucraina a rappresentare oltre due terzi delle perdite di equipaggiamenti russi. Questo non è solo un vantaggio sul campo di battaglia. È un promemoria del potere dell’ingegno umano nelle nostre società aperte" ha aggiunto von der Leyen

Secondo il presidente inoltre è indispensabile "investire nella sorveglianza spaziale in tempo reale", "rispondere all'appello dei nostri amici baltici e costruire un muro di droni". Ha inoltre promesso la creazione di un semestre europeo della difesa e la presentazione nell'ambito del prossimo Consiglio europeo di una tabella di marcia chiara per l'avvio di nuovi progetti comuni di difesa, con obiettivi previsti per il 2030. In questo contesto risulta importante il piano "Prontezza 2030" che mobilita fino a 800 miliardi di Euro, oltre al programma Safe per 150 miliardi: von der Leyen ha comunicato che 19 Paesi hanno già presentato domanda al riguardo e che il programma è già al completo. Sempre sul tema della difesa ha evidenziato la necessità dello sviluppo a livello europeo dell'intelligenza artificiale. Contro la Russia il presidente ha poi ribadito la necessità di rendersi indipendenti dai combustibili fossili forniti da Mosca, attraverso "energia pulita prodotta localmente", da fonti rinnovabili e anche affidandosi al nucleare. 

In relazione alla guerra a Gaza, von der Leyen ha affermato: "In primo luogo, la Commissione farà da sola tutto ciò che è in suo potere. Sospenderemo il nostro sostegno bilaterale a Israele. Interromperemo tutti i pagamenti nei settori interessati, senza compromettere la collaborazione con la società civile israeliana o lo Yad Vashem. In secondo luogo, presenteremo due nuove proposte al Consiglio. Proporremo sanzioni da comminare ai ministri estremisti e ai coloni violenti. Proporremo anche la sospensione parziale dell'accordo di associazione sulle questioni commerciali. Raggiungere la maggioranza sarà difficile e ne sono cosciente". Ha aggiunto poi che il prossimo mese verrà costituito un gruppo di donatori per la Palestina (Palestina Donor Group) per supportare la ricostruzione di Gaza. 

In ambito industriale il presidente ha affermato la volontà di varare un pacchetto da 1,8 miliardi di Euro per sostenere la produzione di batterie, "essenziali per tecnologie pulite, in particolare i veicoli elettrici". Toccato anche l'argomento dei rapporti tra Ue e Usa. "Quelle con gli Stati Uniti sono le nostre relazioni commerciali più importanti. Le merci che esportiamo ogni anno verso gli Usa superano il valore di 500 miliardi di Euro" ha dichiarato. "Abbiamo concluso un accordo che ci permette di mantenere l'accesso delle nostre industrie al mercato. L'intesa garantisce una stabilità cruciale nelle nostre relazioni con gli Stati Uniti in un periodo di grave insicurezza globale" ha affermato riferendosi al rafforzamento dei rapporti tra Cina, Russia e Corea del Nord (vedi AVIONEWS). Von der Leyen ha sostenuto "la necessità di incrementare la diversificazione e i partenariati. In un momento in cui il sistema commerciale globale si sta sgretolando, noi garantiamo norme globali stipulando accordi bilaterali, come quelli con il Messico o il Mercosur. Oppure negoziamo un accordo storico con l'India, che sarà ultimato entro la fine di quest'anno. Intendiamo inoltre creare una coalizione di Paesi che condividono gli stessi principi per riformare il sistema commerciale mondiale, come l'accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico".

Infine il presidente ha affrontato la questione migratoria: "Dobbiamo trovare rapidamente un accordo sul sistema comune di rimpatrio. Dobbiamo inoltre garantire che il patto sulla migrazione e l'asilo sia attuato nella sua interezza non appena entrerà in vigore". "Dobbiamo rafforzare la collaborazione con le compagnie aeree -ha specificato-, in particolare lungo le rotte più problematiche, come quelle verso la Bielorussia".

In allegato, il discorso integrale di von der Leyen e sotto il video dell'intervento:

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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