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CLARA MOSCHINI

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Aerei droni russi in Polonia: chiesta riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu

Secondo fonte diplomatica forse l'incontro venerdì 12 settembre

"Su richiesta della Polonia, verrà convocata una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte della Russia" ha comunicato il ministero degli affari esteri polacco su "X".  Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite è composto da Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, insieme ad altri 10 membri non permanenti. La domanda di incontro tra i Paesi Onu segue l'invocazione da parte del premier polacco Donald Tusk dell'articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico dopo la violazione dello spazio aereo del Paese da parte di droni russi avvenuto ieri (vedi AVIONEWS). La data del meeting non è ancora stata precisata: la missione Onu della Corea del Sud, che quest'anno presiede il Consiglio, starebbe decidendo quando fissarla. Una fonte diplomatica avrebbe riferito all'agenzia russa "Tass" che l'incontro dovrebbe tenersi venerdì 12 settembre.

Il ministero degli affari esteri della Russia ha smentito che la Polonia fosse l'obiettivo dei droni scrivendo su "X": "L'attacco non ha interessato alcun obiettivo in Polonia e la gittata dei droni è inferiore a 700 km". Mosca si è detta anche pronta a confrontarsi con Varsavia. Il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski non ritiene plausibile la versione russa. Sikorski infatti ha ribadito su "X": "Ricordo e faccio appello: la minaccia alla Polonia viene da Est, non da Ovest; la coraggiosa e tormentata Ucraina è nostra alleata nel tenere l'esercito di Putin lontano dai confini polacchi; restiamo calmi, uniti e resistiamo agli agenti russi". Una ricostruzione del quotidiano tedesco "Der Spiegel", basata sull'analisi della traiettoria dei droni, ipotizza che questi avrebbero avuto come obiettivo un centro logistico per la fornitura di armi all'Ucraina. Dal 2022 una parte importante delle forniture di armi occidentali passerebbe attraverso l'aeroporto di Rzeszow, nel sud-est della Polonia. Il centro di rifornimento però sarebbe  protetto dalle forze armate tedesche con due batterie di Patriot, che avrebbero rilevato la presenza di velivoli senza pilota nello spazio aereo polacco. Di conseguenza è stata attivata la difesa aerea della Nato. 

Secondo alcuni analisti la violazione dello spazio aereo sarebbe stato un modo per testare la reazione della Nato e le capacità della Polonia di far fronte alla minaccia. Un test politico, oltre che militare. Ieri sera Tusk ha comunicato su "X" che nel corso delle conversazioni con i leader di Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi, Ucraina e Nato non ha ricevuto solo espressioni di solidarietà, ma anche "proposte per un sostegno concreto alla difesa aerea del Paese".

Oggi l'Agenzia polacca per i servizi di navigazione aerea ha comunicato la restrizione del traffico aereo nella parte orientale del Paese dal 10 settembre al 9 dicembre 2025 sotto forma di zona soggetta a restrizioni EP R129 (vedi AVIONEWS).

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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