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CLARA MOSCHINI

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Generale SA Conserva alla Camera: "livello di minaccia inimmaginabile fino a qualche anno fa"

Necessario "investire in algoritmi avanzati, capacità satellitari e nel cyberspazio" - VIDEO

Si è svolta ieri in commissione Difesa della Camera dei deputati l'audizione del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale Squadra Aerea Antonio Conserva. Il generale ha posto attenzione sulla necessità di un investimento costante nella Difesa per far fronte ad un “livello di minaccia inimmaginabile fino a qualche anno fa”. "Occorre essere più rapidi nel ciclo di comando e controllo rispetto all’avversario -ha detto- e per questo dobbiamo investire in algoritmi avanzati, in intelligenza artificiale, in capacità di difenderci e di operare liberamente nel cyberspace. Senza un sistema di comando e controllo resiliente, sicuro, integrato a livello interforze e internazionale e agile, è letteralmente impossibile coordinare efficacemente le operazioni aeree e aerospaziali". Ha anche sottolineato il bisogno di potenziare le capacità satellitari italiane: "La dipendenza da sistemi satellitari esterni o non controllati genera vulnerabilità e pertanto investire nello spazio risulta cruciale per preservare il necessario grado di autonomia in questo settore".

Attualmente una delle tecnologie più importanti secondo Conserva è "il sistema di comando e controllo, il cosiddetto C4ISR, acronimo inglese che sta per Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance, and Reconnaissance, ovvero una infrastruttura di comunicazione e informazione che collega in tempo reale i centri decisionali con chi opera sul campo o in cielo". Risulta fondamentale infatti "la capacità di dominare il cyberspazio e di gestire l’ambiente elettromagnetico, oltre che lo spazio extra-atmosferico", anche perché "lo spazio non è più solo una frontiera, è un ambiente operativo a tutti gli effetti, intimamente interconnesso con le dinamiche aeree". 

Conserva ha anche messo in evidenza la necessità di possedere "droni difensivi" che abbiano un costo minore rispetto agli attuali sistemi di difesa. "Il drone offensivo costa poco, il drone difensivo costa altrettanto poco per essere efficace" ha detto. Contro i droni nemici "siamo pronti utilizzando mezzi costosi, quindi li intercettiamo con i nostri velivoli più pregiati, però è chiaro che noi dobbiamo trovare soluzioni di costo efficaci: i nostri velivoli più capaci si devono occupare delle minacce più elevate tecnologicamente, quindi missili da crociera, missili balistici, missili ipersonici. È come dire che se la difesa ad alto costo si occupa di minacce ad alto costo, per le minacce a basso costo dobbiamo trovare strumenti difensivi. Le nostre industrie, sia quelle grandi sia quelle piccole, sono molto attive in questo settore, quindi si tratta ora di mettere a sistema tutto ciò che viene prodotto in Italia per trovare un modo efficace".

Sull'argomento, vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

Sotto, il video dell'audizione:

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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