"Kareliya" a largo di Oahu: Washington monitora la nave russa
Sorveglianza Sigint vicino a basi alle Hawaii: raccolta RF e test dei sistemi C2
La guardia costiera statunitense ha confermato l’avvistamento, il 29 ottobre, della nave di raccolta elettronica russa "Kareliya" — unità del tipo Vishnya progettata per missioni Sigint/Elint— a circa 15 miglia nautiche a sud di Oahu. La nave si trovava oltre la linea delle 12 miglia, dunque in acque internazionali, ma la sua vicinanza ad infrastrutture militari sensibili nelle Hawaii ha destato particolare attenzione.
Asset della guardia costiera, tra cui velivoli di sorveglianza ed il cutter Uscg "William Hart", hanno seguito e monitorato la piattaforma con procedure descritte ufficialmente come “sicure e professionali”. Il comunicato ha minimizzato la portata dell’incidente, definendolo routine. Tuttavia, fonti statunitensi ed occidentali riportate dal "Kyiv Post" sostengono che tempistica e posizione rendono l’evento ben lungi dall’essere ordinario.
Un ex-funzionario della difesa ha poi definito l’avvicinamento come un tipico tentativo di sondare il perimetro: raccogliere emissioni RF, intercettare comunicazioni e mappare la prontezza dei sistemi di comando e controllo nelle immediate vicinanze del quartier generale Usindopacom. In chiave operativa, tali passaggi servono sia a calibrare sensori sia a valutare procedure d’allerta e risposta. L’episodio rientra nella serie di attività navali e di intelligence con cui Mosca testa capacità e reazioni di Washington e dei suoi alleati nel Pacifico, confermando come le acque attorno alle Hawaii rimangano un nodo strategico nel teatro indo-pacifico.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency