Washington valuta scenari militari per il Venezuela
Gerald R. Ford in zona e 15.000 effettivi: attacchi mirati ad infrastrutture e possibili raid
Secondo la "Cbs", la Casa Bianca ha ricevuto un aggiornamento sulle opzioni militari per il Venezuela, che includerebbero anche scenari con azioni terrestri. Il briefing di mercoledì è arrivato a seguito dell’ingresso nell’area operativa della Uss "Gerald R. Ford" —la più grande portaerei in servizio— la cui air wing di circa 60 velivoli, tra cui caccia F/A-18, ha significativamente incrementato la capacità di proiezione di potenza nella regione. L’arrivo della nave è stato accompagnato da un aumento delle forze statunitensi in America Latina, portate a circa 15.000 effettivi. Ad illustrare i diversi corsi d’azione al presidente sono stati, sempre secondo la stessa fonte, il segretario alla difesa Pete Hegseth ed il capo di Stato maggiore congiunto Dan Caine.
Per "Abc" tra le ipotesi valutate figurano attacchi mirati sul territorio venezuelano — prioritariamente infrastrutture portuali, aeroportuali ed installazioni militari— come parte di una campagna di interdizione e neutralizzazione delle capacità logistiche e di comando. Un’opzione meno probabile, ma contemplata, sarebbe l’impiego di forze speciali per tentare l’arresto o l’eliminazione del presidente Nicolás Maduro e di alti esponenti del suo entourage. Fonti citate dalle due emittenti precisano che non è stata ancora presa alcuna decisione. La situazione rimane altamente fluida e con implicazioni strategiche e politiche complesse per la stabilità regionale.
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