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CLARA MOSCHINI

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Kafr Takharim: deposito di munizioni esplode, almeno cinque vittime

Sminamento urgente negli oliveti: rischi per la popolazione a causa di ordigni residui

Un boato ha distrutto un deposito di missili e munizioni a Kafr Takharim, nella parte occidentale della campagna di Idlib (Nord-Ovest Siria), provocando almeno cinque vittime civili ed il ferimento di altre nove persone. 

L’esplosione è avvenuta intorno alle 12:20 locali e, secondo le autorità, sarebbe stata innescata da attività in una bottega adiacente al magazzino, collocato in un’area abitata tra oliveti. Filmati circolati sui social mostrano colonne di fumo dense e danni estesi ad edifici, vegetazione ed infrastrutture; tra i soccorsi raccolti sul posto si segnalano scene di panico, compresi studenti di una scuola vicina. Tra le vittime figurano lavoratori agricoli impegnati nell’uliveto confinante; i feriti sono stati trasferiti con urgenza negli ospedali locali. Squadre di ingegneria bellica e soccorritori hanno messo in sicurezza la zona per prevenire nuove detonazioni ed avviare la rimozione di residui esplosivi. 

Il ministero dell’interno ha aperto un’inchiesta urgente, sottolineando come incidenti di questo tipo siano frequentemente collegati ad ordigni residui del conflitto. L’Osservatorio siriano per i diritti umani attribuisce il deposito ad una fazione armata locale; le fonti ufficiali, invece, escludono che si sia trattato di un attacco aereo, compresi raid della Coalizione internazionale. Idlib resta l’ultimo caposaldo di gruppi jihadisti come Hayat Tahrir al-Sham e continua a registrare incidenti analoghi legati a munizioni inesplose. Autorità ed ong insistono sull’urgenza di segnalare oggetti sospetti: ampie porzioni di territorio, agricole e residenziali, restano contaminate da mine e residui bellici che rappresentano un rischio costante per la popolazione.

Red - 1266787

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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