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CLARA MOSCHINI

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Pechino ordina risarcimenti per otto famiglie del volo MH370

Sentenza civile ed internazionale mentre la Malesia avvia una nuova ricerca sottomarina

Il tribunale popolare del distretto di Chaoyang di Pechino ha ordinato a Malaysia Airlines il pagamento di un risarcimento collettivo per le famiglie di otto passeggeri del volo MH370, scomparso oltre dieci anni fa. L’importo complessivo stabilito supera i 2,9 milioni di yuan (circa 395.000 dollari, 365.000 Euro) e copre indennità per morte, spese funerarie, danni morali ed altre perdite, applicando la Convenzione di Montreal insieme alla normativa civile cinese. Nel comunicato del tribunale si spiega che altre 47 azioni legali sono state ritirate dopo accordi extragiudiziali. Dal 2016 sono state presentate in totale 78 cause da 75 famiglie; restano ancora 23 procedimenti pendenti perché alcuni congiunti non hanno richiesto la dichiarazione formale di morte o non hanno completato le procedure necessarie. La sentenza giunge in prossimità dell’annunciata ripresa delle ricerche da parte del governo malese: dal 30 dicembre, in collaborazione con Ocean Infinity, è prevista un’operazione sottomarina di 55 giorni concentrata su un’area ritenuta ad alta probabilità di rinvenimento di relitti, la cui posizione esatta non è stata resa pubblica. Il B-777 di Malaysia Airlines scomparve l’8 marzo 2014, poco dopo il decollo da Kuala Lumpur verso Pechino. I sistemi di comunicazione vennero disattivati e l’aeromobile effettuò una virata non prevista, proseguendo per diverse ore nell’Oceano Indiano meridionale: l’inchiesta ufficiale concluse che l’aereo probabilmente precipitò in mare dopo esaurimento del carburante. A bordo c’erano 239 persone, tra cui 153 cittadini cinesi. Le famiglie hanno a lungo richiesto la prosecuzione delle ricerche, supporto psicologico e risarcimenti ritenuti adeguati.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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