Gcc: autorità unica per l'aviazione e spazio aereo condiviso
Standard comuni di sicurezza e certificazione per aumentare efficienza, capacità ed interoperabilità
I capi di Stato dei sei membri del Gulf Cooperation Council (Gcc) hanno approvato la creazione di una autorità unificata per l’aviazione civile, destinata a ridisegnare il quadro regolatorio ed operativo del trasporto aereo nel Golfo. La decisione è stata ratificata durante la 46esima sessione del consiglio supremo a Manama, sotto la presidenza di SM re Hamad bin Isa Al Khalifa, su proposta del segretario generale Jasem Mohamed Al Budaiwi. La nuova struttura avrà sede negli Emirati Arabi Uniti. L’iniziativa nasce dalle raccomandazioni del comitato esecutivo per l’aviazione civile, riunitosi a Kuwait City, che ha suggerito un modello centralizzato comprendente la gestione integrata dello spazio aereo superiore (Unified Upper Airspace) e lo sviluppo coordinato dei progetti di Advanced Air Mobility (Aam).
Obiettivo primario: armonizzare politiche nazionali, standard di sicurezza, procedure di navigazione e la normativa civile per eliminare duplicazioni, uniformare i processi di certificazione e migliorare la sorveglianza della sicurezza operativa. Il piano è pensato per rafforzare la competitività delle compagnie del Golfo e sostenere la crescita di traffici passeggeri e cargo.
I sei Stati —Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Bahrain ed Oman— contano oltre 23 aeroporti internazionali e 17 vettori aerei nazionali; sei di questi figuravano tra le prime 50 al mondo per traffico nel 2024. La domanda regionale ha toccato circa 68 milioni di passeggeri nel 2023. L’approccio richiama il modello europeo del Single European Sky: gestione congiunta dello spazio aereo finalizzata ad efficienza, interoperabilità e mantenimento di standard di sicurezza omogenei. La sfida sarà integrare assetti regolatori sovrani preservando resilienza operativa e governance condivisa.
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