Il Parlamento ha dato il via libera ad un ordine del giorno, firmato dal deputato di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, che impegna il Governo a verificare la fattibilità di un nuovo aeroporto civile nell’area Frosinone–Ferentino, da inserire come infrastruttura complementare al sistema aeroportuale romano. L’atto chiede anche di accelerare i lavori del tavolo tecnico al Mit (ministero Infrastrutture e trasporti) per valutare la realizzazione di una stazione Alta Velocità vicina al sito, ritenuta elemento strategico per la sostenibilità del progetto. 

"Se si fa l’aeroporto, si può realizzare anche la Tav", ha sintetizzato Ruspandini, precisando che la localizzazione definitiva non è stata ancora stabilita e che non è scontato l’utilizzo dell’attuale aeroporto militare “Girolamo Moscardini”. Parallelamente, il partito ha proposto di trasformare il "Moscardini" —sede del 72esimo Stormo e della scuola elicotteri— in una scuola interforze per droni, mentre la formazione elicotteristica dovrebbe essere trasferita a Viterbo. 

I due filoni, ha spiegato il deputato, non sono in contrapposizione: servono strumenti diversi per rispondere alla congestione di Fiumicino ed al ridimensionamento di Ciampino, e l’area di Frosinone rappresenterebbe una possibile alternativa per traffico commerciale e low-cost. Il testo ricorda le proiezioni di medio-lungo periodo (fino a 100 milioni di passeggeri entro il 2050) ed il piano di Aeroporti di Roma per estendere la capacità con un nuovo terminal da 35 milioni di passeggeri e l’eventuale quarta pista. 

Secondo l’ordine del giorno, un aeroporto a Frosinone sfrutterebbe le infrastrutture esistenti (autostrade, collegamenti ferroviari e prossimità alla linea AV), servirebbe un bacino di quasi 10 milioni di persone e potrebbe portare benefici occupazionali e logistici ad un territorio densamente industrializzato. Il prossimo passo indicato è il coinvolgimento della Regione e l’avvio delle verifiche tecniche ed economiche.