Svizzera riduce l'ordine degli aerei F-35 per rincaro dei costi Usa
Il budget di 6 miliardi costringe a rimodulare consegne, manutenzione e capacità future
Il Consiglio federale ha comunicato venerdì che la Svizzera non potrà procedere all'acquisto dei 36 aerei F‑35A statunitensi originariamente previsti: l'aumento dei costi comunicato dagli Usa rende insostenibile mantenere il lotto iniziale. Per questo il dipartimento della difesa è stato incaricato di acquistare solo il numero di velivoli compatibile con il credito parlamentare di 6 miliardi di franchi svizzeri (circa 6,4 miliardi di Euro). Il pacchetto finanziario era stato approvato con una maggioranza risicata, motivato dalla necessità di sostituire gli F/A‑18 che termineranno il ciclo operativo intorno al 2030. All’atto della selezione, il governo aveva giudicato l’F‑35 la soluzione migliore e la più economica rispetto ai concorrenti—Rafale ed Eurofighter—es aveva citato garanzie statunitensi sulla stabilità del prezzo d’acquisto. Tuttavia, a giugno gli Stati Uniti hanno rivisto al rialzo il conto, indicando oneri aggiuntivi per la Svizzera stimati tra 650 milioni e 1,3 miliardi di franchi, attribuiti a fattori quali la volatilità delle materie prime ed altri elementi di contesto industriale e logistico. Questi incrementi hanno reso finanziariamente non praticabile l’acquisizione completa prevista ed obbligano ora Berna a rimodulare il programma d’acquisto, tenendo conto sia dei vincoli di bilancio sia delle esigenze operative e di interoperabilità a lungo termine.
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