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CLARA MOSCHINI

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Pipeline informativa Tsa-Ice: arresti, privacy ed impatti operativi

Flussi Pnr settimanali e matching automatizzato con database Ice: profilazione dei passeggeri

Secondo un'inchiesta del "New York Times", l'amministrazione statunitense avrebbe attivato un canale sistematico di condivisione dei dati passeggeri fra la Transportation Security Administration (Tsa) e l'agenzia per l'immigrazione (Ice). Il meccanismo, finora non ufficialmente annunciato, prevede l'invio più volte alla settimana degli elenchi dei viaggiatori —equivalenti a manifest e Pnr— che transiteranno negli scali aerei, consentendo il matching automatico con i registri di persone soggette afd ordini di espulsione. Questa pipeline informativa permette agli operatori dell'immigrazione di identificare soggetti con pendenze amministrative e di far intervenire squadre operative direttamente in aeroporto per eseguire fermi e trasferimenti. 

Il quotidiano cita come caso esemplare l'arresto di Any Lucía López Belloza allo scalo Logan di Boston il 20 novembre, seguita dal suo rimpatrio in Honduras due giorni dopo. Dal punto di vista tecnico, la pratica sfrutta flussi di dati sensibili (Pii) aggregati a livello di volo e sincronizzati con banche dati di enforcement: un modello efficiente per la selezione target, ma che solleva questioni rilevanti in termini di responsabilità, trasparenza e tutela della privacy dei passeggeri. Per il settore dell'aviazione ciò implica anche ricadute operative —sicurezza aeroportuale, gestione del passeggero e rapporti con le autorità— oltre ad un possibile effetto deterrente sui viaggi per categorie vulnerabili come studenti e migranti.

Red - 1267008

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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