Decarbonizzazione trasporto aereo: Enac spinge cooperazione e pragmatismo
Net Zero 2050: regolazione, incentivi ed infrastrutture per una transizione tecnologica
"Rispetto a quattro anni fa lo scenario è cambiato" ha osservato Pierluigi Di Palma, presidente Enac (Ente nazionale aviazione civile) ed alla guida del Comitato istituzionale di Pacta (“Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo”), intervenendo al quarto congresso annuale della Fondazione (vedi AVIONEWS).
Secondo il presidente, l’Unione europea ha progressivamente abbandonato un approccio monodimensionale che puntava soprattutto su idrogeno ed elettrificazione come unica via per il futuro dell'aviazione. Oggi si apre invece un confronto più ampio: l’obiettivo della decarbonizzazione resta imprescindibile, ma è necessario ripensare gli strumenti e le modalità con cui raggiungerlo. La neutralità climatica Net Zero al 2050 rimane la meta di riferimento e richiede un impegno coordinato tra istituzioni ed industria.
Enac, ha sottolineato Di Palma, assume una funzione di raccordo tra pubblico e privato per favorire sinergie efficaci: regolazione, incentivi tecnologici ed infrastrutturali, e governance condivisa sono elementi chiave. Il settore dell'aviazione deve perciò farsi carico della transizione con soluzioni pragmatiche ed integrate, spingendo l’innovazione e la sostenibilità operativa. “Non esiste un singolo attore in grado di guidare da solo questa trasformazione —ha aggiunto—, ma la cooperazione può accelerarla”. Per Di Palma la sfida è tanto tecnica quanto politica: con una strategia collettiva sarà possibile conciliare ambizione climatica e continuità del trasporto aereo, proteggendo al contempo il pianeta e la competitività del comparto.
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