I lavoratori di Vueling ed i rappresentanti della Filt-Cgil si sono radunati davanti al Terminal 1 di Fiumicino per protestare contro la riapertura, da parte della compagnia, di una nuova procedura di licenziamento collettivo. L’operazione —la seconda avviata dall’azienda— mira stavolta alla chiusura completa della base romana, che impiega 84 persone. 

Nicholas Dormia, del dipartimento nazionale trasporto aereo Filt, presente al presidio, ha richiamato l’attenzione sul fatto che Vueling è parte del gruppo Iag, una multinazionale solida e profittevole: per questo il sindacato chiede soluzioni che evitino i licenziamenti. Tra le proposte avanzate ci sono piani di ricollocamento interno, spostamenti verso altre basi nazionali (Firenze) o possibilità di mobilità verso sedi estere, in particolare in Spagna. La richiesta è di aprire un confronto strutturato con l’azienda per definire percorsi di reimpiego e minimizzare l’impatto occupazionale, garantendo allo stesso tempo continuità operativa e sicurezza dei servizi aeroportuali. Il presidio vuole tenere alta l’attenzione sulle conseguenze sociali della ristrutturazione e sollecita soluzioni concrete e sostenibili.