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CLARA MOSCHINI

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Assolti a Malpensa: il confine tra protesta non violenta e reato

Sentenza sul blocco di aerei jet privati riapre il dibattito su norme e responsabilità ambientali

Il Tribunale di Busto Arsizio (Varese) ha prosciolto ieri 21 attivisti appartenenti ad Ultima Generazione, Scientist Rebellion ed Extinction Rebellion, imputati per un'azione al terminal di aerei jet privati dell’aeroporto di Malpensa avvenuta il 14 febbraio 2023. Le accuse contestate riguardavano danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale ed imbrattamento. L’iniziativa, parte della campagna internazionale "Make Them Pay" contro gli eccessivi consumi e l’impatto climatico della grande ricchezza —con particolare attenzione all’uso dei jet privati — aveva visto i manifestanti ostacolare l’accesso ai parcheggi, imbrattare alcune vetrate con vernice bianca ed una decina di persone incollare i palmi a terra davanti ad un aereo privato. Gli attivisti erano stati poi allontanati e denunciati dalla polizia. 

Nel giudizio di primo grado il magistrato ha escluso la responsabilità per resistenza e danneggiamento ritenendo che "il fatto non sussiste", mentre per l’imbrattamento è stata riconosciuta la lieve entità del comportamento, con conseguente esclusione della sanzione penale. Secondo Ultima Generazione si tratta della 57esima assoluzione ottenuta dai suoi attivisti. La sentenza riapre il dibattito sul confine tra disobbedienza civile non violenta e reati contro il patrimonio e l’ordine pubblico, e sugli strumenti normativi più efficaci per affrontare manifestazioni dirette a mettere in luce responsabilità ambientali di soggetti privati.

Red - 1267081

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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