Il presidente dell’assemblea nazionale, Siteny Randrianasoloniaiko — ex-leader dell’opposizione — ha denunciato l’arrivo di equipaggiamenti e personale militare russi a sostegno della giunta guidata da Michael Randrianirinaha, insediatasi lo scorso ottobre dopo un colpo di Stato. Sabato un aereo da trasporto militare russo è atterrato all’aeroporto Ivato, nelle vicinanze di Antananarivo, scaricando 43 casse contenenti armamenti (tra cui fucili d’assalto e sistemi missilistici anticarro) ed imbarcando circa 40 militari di supporto logistico ed operativo. Secondo Randrianasoloniaiko, le forniture sono state consegnate alla guardia presidenziale del Madagascar in base ad un “accordo di cooperazione legittimo”. 

La presa del potere è stata guidata da Randrianirina, comandante delle forze d’élite Capsat, dopo manifestazioni e la fuga in Francia dell’ex-presidente Andry Rajoelina. Successivamente una delegazione russa ha tenuto colloqui con esponenti della giunta. Lo speaker parlamentare ha spiegato che l’obiettivo dichiarato della missione era il rafforzamento della capacità operativa delle forze locali: la rappresentanza di Mosca avrebbe espresso l’intenzione di sostenere Madagascar soprattutto attraverso programmi di addestramento e sviluppo delle forze armate. L’episodio solleva immediatamente questioni sul futuro assetto della sicurezza nazionale e sulle implicazioni geopolitiche nella regione dell’Oceano Indiano.