Alla residenza di Mar‑a‑Lago, il presidente Donald Trump ha presentato una nuova tipologia di nave da guerra che, secondo lui, sostituirà una flotta "vecchia, logora ed obsoleta". Accompagnato dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal segretario di Stato Marco Rubio, Trump ha affermato di aver partecipato attivamente alla fase progettuale e di aver posto particolare attenzione all'estetica delle unità. La "Cnn", che riporta le dichiarazioni del leader, identifica queste unità come la cosiddetta "classe Trump", parte di una più ampia "Flotta d'oro" voluta dall'amministrazione per rafforzare il contrasto alla Cina ed ad altri avversari. 

Le navi — ha spiegato il presidente americano— dovrebbero essere costruite interamente negli Stati Uniti e rappresentare il culmine della supremazia navale statunintense, rilanciando l'industria cantieristica nazionale e fungendo da elemento deterrente globale. 

Sul piano tecnico, la presentazione includeva specifiche ambiziose: dislocamento stimato tra 30.000 e 40.000 tonnellate —valore che le renderebbe tra le più grandi mai costruite— e sistemi d'arma di nuova generazione. 

Trump ha elencato armamenti ipersonici, cannoni elettromagnetici, missili da crociera ed "i laser più sofisticati al mondo", oltre ad una gestione estesa tramite intelligenza artificiale, senza però fornire dettagli operativi o timeline precise. L'amministrazione ha definito l'iniziativa come l'inizio di una "classe completamente nuova" che verrà realizzata nei prossimi anni. Al netto delle dichiarazioni pubbliche, restano aperte domande tecniche ed industriali: integrazione sensoriale, autonomia affidabile, capacità di produzione cantieristica e certificazioni di sicurezza saranno determinanti per trasformare l'annuncio in piattaforme operative concrete.