Aeroporto di Tel Aviv chiuso 2 settimane per frenare i contagi
Si cerca di evitare il diffondersi dei nuovi ceppi di covid

Nel corso delle ultime ore il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha disposto la chiusura per due settimane dell’aeroporto internazionale “Ben Gurion” di Tel Aviv per evitare che i nuovi ceppi di coronavirus facciano aumentare il numero di contagi (leggi anche l’articolo che è stato pubblicato da AVIONEWS). Come sottolineato durante la riunione del gabinetto di governo, nessun altro Paese ha fatto qualcosa del genere in questo momento di emergenza sanitaria, con alcune precisazioni per quel che riguarda i prossimi collegamenti aerei. Ci saranno alcune eccezioni per far volare gli aerei nei cieli israeliani, ma l’obiettivo principale rimane sempre quello di proteggere la salute dei cittadini. Si punta, inoltre, a difendere la campagna di vaccinazione che è partita in questa zona del mondo, visto che rimane ancora il 20% della popolazione da immunizzare. A conti fatti, Israele rappresenta il primo Paese al mondo che ha scelto di vaccinare chi ha meno di 18 anni. Intanto Netanyahu deve fare i conti anche con gli scontri di piazza che hanno avuto come sfondo la città di Ashdod. Centinaia di studenti ultraortodossi non hanno gradito la chiusura di un seminario religioso a causa della violazione delle norme anti-covid e hanno provato a forzare l’ingresso. Lo scontro con la polizia ha provocato diversi feriti e 15 persone che sono finite in manette. Una situazione non molto diversa si è verificata infine proprio a Tel Aviv.
Sullo stesso argomento leggi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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