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CLARA MOSCHINI

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Il settore maintenance aereo un futuro per i giovani

Come diventare manutentori aeronautici: in Italia oltre 20.000 posti nei prossimi 20 anni

Il tecnico manutentore aeronautico è una figura professionale fortemente richiesta. È quanto emerge dallo scenario fotografato dal "Pilot&Technician Outlook 2022" redatto dal gruppo statunitense dell’aviazione Boeing: entro i prossimi 20 anni serviranno 610.000 nuovi tecnici nel settore maintenance per la flotta globale di velivoli commerciali. Di questi solo in Europa ne sono richiesti 120.000 dei quali il 20% in Italia. La formazione avviene nelle aule pubbliche ed all’interno delle aziende, come ha fatto Seas (South East Aviation Services) che ha istituito un’accademia.

Ma come si diventa tecnici manutentori? Anzitutto è bene dire che l’Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) riconosce la formazione effettuata, ed il relativo titolo, presso alcuni istituti superiori e corsi universitari. Ci sono varie scuole superiori come l'"Arturo Malignani" di Udine o il "Santa Maria" a Monterotondo (Roma). Da questi istituti escono varie figure professionali: il pilota, il controllore del traffico aereo, il manutentore aeronautico. In quest’ultimo ambito c'è una costante richiesta in tutta Europa di professionisti specializzati nel settore maintenance: dalle piccole aziende ai grandi gruppi dell’aviazione nazionali e continentali, che formano le risorse al proprio interno.

In Italia nel 2019 è nata l’accademia aeronautica Aircraft Engineering Academy (Aea) per volontà della società South East Aviation Services (Seas), con sede a Bergamo e Catania. Si tratta di una delle maggiori società di manutenzione aeronautica, che possiede più di 20 basi operative in Europa. Il centro di formazione è tra quelli che hanno ottenuto la certificazione Enac per il rilascio della Licenza di manutentore aeronautico (Lma) per aeromobili a turbina, a pistoni ed avionica.

Le due classi dell’accademia (Bergamo e Catania) sono composte ognuna da un massimo di 28 allievi che affrontano un percorso formativo di due anni. Vi accedono i ragazzi che hanno terminato gli studi superiori negli istituti tecnici, professionali e scientifici. Nel biennio ricevono una formazione teorica (1220 ore) e pratica (altre 1220 ore, di cui 800 in laboratorio e le altre nelle basi operative) che permette loro di maturare in soli due anni i requisiti per ottenere la licenza.

Il percorso professionalizzante prevede anche l’assunzione degli studenti per due anni. Questo permette loro di perfezionare ed approfondire ciò che hanno imparato sul campo, presso una delle 14 basi operative italiane di Seas. L'investimento per le famiglie dei ragazzi è pari a 16.000 Euro. L’accademia colma così, sia in termini di occupazione giovanile che di sicurezza nei trasporti, la richiesta del mercato aeronautico italiano, dove Seas è partner unico di Ryanair per la riparazione e revisione degli aeromobili della flotta, ma anche di quello estero, essendo i requisiti dell'accademia riconosciuti in tutti i Paesi aderenti all'European Aviation Safety Agency (Easa). 

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