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CLARA MOSCHINI

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Conflitto ucraino: armi italiane a Kiev

Tajani: "Inviati trasformatori e generatori elettrici, per il sesto decreto armi ci vuole tempo"

Il Governo italiano sta scrivendo il sesto decreto che disporrà l'invio di aiuti umanitari e militari in Ucraina per sostenere le forze armate di Kiev contro la Russia. L'obiettivo è quello dare supporto in quella che si preannuncia una battaglia campale in primavera, che potrebbe decidere le sorti della guerra. Roma potrebbe fornire missili Aspide e munizioni e per i sistemi italo-francesi di razzi antiaerei Samp-T ci vorrà ancora tempo.

"Abbiamo mandato decine di tonnellate di materiale, trasformatori, generatori elettrici perché la stagione invernale rischia di essere durissima per la popolazione ucraina. Molte infrastrutture energetiche sono compromesse. Aggiungiamo altri 10 milioni per l’emergenza. Dobbiamo tenere in piedi la rete elettrica del Paese. È una corsa drammatica per la salvezza di un popolo", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato dal quotidiano "La Stampa". 

Inoltre, Tajani si è detto preoccupato per un’eventuale escalation: "Le dichiarazioni dei russi sono molto aggressive. Mi auguro che sia propaganda e che non ci sia voglia di alzare i toni dello scontro. Dobbiamo fare di tutto, perché non si allarghi mai lo scontro. Né la Nato, né l’Europa, che hanno il dovere di aiutare l’Ucraina, sono in guerra con la Russia". "La vicinanza tra le parti è difficile. Per chi è invaso da una potenza nemica, è veramente complicato accettare di scendere a compromessi. Ma aiutare Kiev significa continuare a cercare percorsi di pace".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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