Difesa, generale Conserva nuovo capo SM Aeronautica
Subentra al parigrado Luca Goretti - FOTO GALLERY

La cerimonia di avvicendamento al vertice dell'Aeronautica militare tra il generale di Squadra Aerea Luca Goretti ed il parigrado Antonio Conserva ha avuto luogo ieri mattina presso l'aeroporto militare di Ciampino (Roma), sede del 31esimo Stormo, alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano.
L'evento ha visto la partecipazione del viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, dei sottosegretari di Stato alla Difesa, Isabella Rauti e Matteo Perego di Cremnago, del presidente della commissione Difesa della Camera, Antonino Minardo, dei senatori ed onorevoli delle commissioni Difesa di Senato e Camera, del presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) Lorenzo Guerini, oltre ai vertici militari e numerose autorità politiche, civili e religiose. Tra gli altri illustri ospiti inoltre, il tenente colonnello Gianfranco Paglia, in rappresentanza di tutte le Medaglie d'oro al Valor militare, il Gonfalone di Roma Capitale, decorato anch'esso di Medaglia d'oro al Valor militare, ed i Gonfaloni della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma e di Ciampino.
Nel suo intervento, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato che "Il passaggio di consegne ai 'comandi di volo' dell'Aeronautica militare, è stato un momento significativo, importante ed anche commovente per l'intera famiglia della Difesa. Ringrazio il capo di Stato Maggiore cedente, generale Luca Goretti, per la dedizione, la visione strategica e il profondo senso dello Stato che hanno contraddistinto tutta la sua carriera. Al subentrante generale Antonio Conserva i miei migliori auguri di buon lavoro alla guida dell'Arma Azzurra, storico riferimento della Difesa e del Paese per competenze e per capacità tecnologica. Oggi è fondamentale rafforzare l'integrazione tra Forze Armate e sistema industriale nazionale, fare le competenze interne e costruire un modello capace di unire efficienza, trasparenza e progettualità. Un modello in cui la sinergia tra le componenti non si limita a una somma di contributi, ma generi un valore esponenziale. Vogliamo e stiamo costruendo una #Difesa che sappia affrontare le sfide future, anticipare le tendenze, ma anche attenta al suo personale e all'equilibrio tra vita professionale e vita privata. Abbiamo sempre più bisogno di persone, prima ancora che militari, che non temano di mettersi in discussione perché viviamo tempi difficili e in continua evoluzione. Solo chi accetta la sfida dell'approfondimento e del pensiero critico può offrire idee e visione: qualità che, nella Difesa, non hanno grado, ma valore".
Il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, nel corso del suo intervento ha ricordato “l'approccio multidimensionale e collaborativo che ha caratterizzato l'operato dell'Aeronautica militare durante il mandato del generale di Squadra Aerea Goretti, durante il quale la Forza Armata ha assicurato, senza soluzione di continuità, le funzioni di difesa aerea nazionale e dello spazio aereo alleato, di sorveglianza, ricognizione, trasporto e supporto alle operazioni e missioni in cui siamo stati e siamo ancora oggi impegnati. ha proseguito il capo di Stato Maggiore della Difesa, l'Aeronautica militare si è distinta anche per la sua versatilità garantendo, insieme alle altre Forze Armate, la sicurezza di grandi eventi, ultimi dei quali le esequie di Papa Francesco e il successivo conclave del 7 e dell'8 maggio, che ha portato all'elezione di Papa Leone XIV”.
Nel suo discorso di commiato, il generale Goretti ha voluto ripercorrere, con emozione, gli ultimi quattro anni vissuti alla guida della Forza Armata. Dopo aver espresso sentita riconoscenza a tutti i vertici e le autorità presenti per il supporto e al condivisione dimostrata durante il suo mandato, ai capi di Stato Maggiore che lo hanno preceduto, per la lungimirante azione propulsiva verso la costruzione di uno strumento aerospaziale all'avanguardia, a tutti gli ospiti, familiari ed amici per la commovente vicinanza, il generale ha un caloroso ringraziamento agli uomini e donne della Forza Armata: "che in silenzio operano mirabilmente, anche in questo momento, in attività sia in Italia che all'estero La forza della nostra realtà si misura dalle persone che la compongono, dalla leadership dei comandanti, dalla coesione e dalla condivisione degli obiettivi. Siete stati per me straordinari, avete compreso lo spirito e la modalità di lavoro che ho impostato, ed avete risposto come immaginavo: bravi, sono fiero e orgoglioso di voi, i risultati ottenuti sono davanti agli occhi di tutti. Il gradimento e apprezzamento dell'Arma Azzurra è la chiara dimostrazione di questo silenzioso lavoro di squadra che, sono convinto, continuerà anche in futuro nelle sapienti mani del generale Conserva, a cui lascio una eredità importante e sostanziale”. E rivolgendosi proprio al suo successore, il generale Goretti ha continuato: “Queste donne e questi uomini sono la vera eredità che ti trasferisco e che sono certo ti seguiranno in capo al mondo perché vedranno in te la guida sicura verso il futuro e, lasciatemelo dire ancora una volta, verso lo spazio". "Rivolgendo poi un pensiero a tutti i caduti e feriti della Forza Armata", che più di tutti hanno mantenuto fede al giuramento prestato, fino all'ultimo sacrificio", il capo di Stato Maggiore uscente ha espresso deferente rispetto alla Bandiera di guerra dell'Aeronautica militare: "è stata la mia guida, il mio faro, la mano sicura sui documenti da firmare e nelle decisioni da prendere. A breve questa Bandiera la consegnerò a te, carissimo Antonio, convinto che tra le tue mani sventolerà ancora più forte e fiera di raggiungere traguardi ancora più sfidanti. Possiedi tutte le qualità umane e professionali per guidare con fermezza, passo sicuro, persistenza e lungimiranza queste donne e questi uomini in azzurro verso obiettivi importanti". Durante il suo discorso di commiato, il generale ha infine ricordato alcuni dei progetti conclusi con successo in questi anni, dal centenario AM, "un risultato senza precedenti", ai rischieramenti in Alaska e nell'Indopacifico, al trasferimento del Comando della Squadra Aerea a Milano, "valorizzando in maniera sempre più incisiva le potenzialità di uno strumento militare capace di tradurre in azioni concrete la policy indicata e rappresentare un punto di riferimento, interno ed esterno in campo nazionale ed internazionale".
"Assumo la responsabilità più grande della mia intera carriera di ufficiale, il comando dell'Aeronautica militare, 37.000 uomini e donne, militari e civili, professionisti motivati ed entusiasti, che quotidianamente assicurano la difesa dei cieli italiani", così il generale Conserva nel corso del suo intervento di insediamento. “Per me sarà un onore e un privilegio condurre questa compagine impareggiabile verso nuovi successi e nuove vette". Rivolgendo poi uno sguardo ai traguardi raggiunti dal suo predecessore, il generale ha continuato: "Gli anni trascorsi sotto la guida del generale Goretti sono stati anni importanti, forse irripetibili, dove l'Aeronautica è cresciuta ulteriormente, dal punto di vista capacitivo, ma anche in termini di reputazione nel mondo. Abbiamo volato nei 5 continenti, uno sforzo senza precedenti che ha testato la capacità della Forza Armata di proiettare le proprie unità a grandi distanze, ben oltre l'area d'interesse strategico prioritario del mediterraneo allargato. Risulta quindi fondamentale capitalizzare le esperienze fatte, in modo da innovare, cioè dotarci di capacità che esprimano un adeguato livello di deterrenza, da esercitare anche nei confronti di attori malevoli lontani”. Da qui la riflessione del generale sull'impossibilità di “ignorare i domini meno tangibili, quasi 'invisibili', cyber e spazio, sempre più rilevanti nel quotidiano vivere di ogni cittadino ed oggi sempre più contesi”. E con riferimento proprio alle sfide mutevoli dell'attuale contesto storico e scenario geopolitico, il generale ha sottolineato la necessità per la Forza Armata di "mantenere elevati standard addestrativi affinché le unità operative, di supporto e logistiche, possano garantire l'elevata prontezza delle forze aerospaziali, e sostenere uno sforzo operativo prolungato. È quindi indubbia la necessità, -ha affermato- di investire nei sistemi di difesa aerea e missilistica integrata, così come sulla capacità di raccolta e di elaborazione dati , che anche grazie all'intelligenza artificiale si traducono in conoscenza e potere In questo contesto, lo sviluppo delle tecnologie emergenti potrà aiutarci a preservare la pace”. Il generale Conserva ha poi evidenziato l'importanza di continuare a rafforzare il legame tra le Forze Armate e l'industria aerospaziale, navale e terrestre, le aziende ad alta tecnologia e le Università, i centri di ricerca, gli altri dicasteri e le agenzie governative, al fine di mantenere sempre ai massimi livelli la qualità, la prontezza operativa e la sostenibilità logistica, definendo questi ultimi “ingredienti necessari per uno strumento militare credibile”. Infine, il neo-capo di Stato Maggiore si è rivolto a tutto il personale: “Nel ringraziare voi, personale di ogni ordine e grado, ringrazio le vostre famiglie, che quotidianamente supportano il vostro operato in Italia ed all'estero, con piccoli e grandi sacrifici, e che vi consentono di agire con la serenità di chi è consapevole di avere alle spalle un sostegno inesauribile sempre disponibile”. “Luca, a te esprimo la riconoscenza delle donne e degli uomini in azzurro e ti auguro le migliori fortune oltre l'Aeronautica”.
Nella mattinata di ieri i due generali hanno deposto una corona di alloro ai caduti dell'AMI presso il Lapidario dei Tre Archi a Palazzo Aeronautica, a Roma.
Sull'argomento vedi anche le notizie pubblicate da AVIONEWS 1 e 2.
Sotto, una galleria fotografica
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency