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CLARA MOSCHINI

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Polonia lancia cintura anti-Uav da oltre 2 miliardi al confine est

Primi asset operativi in sei mesi; dispiegamento in due anni con capacità cinetiche e EW finanziate da Safe

La Polonia ha annunciato un piano per realizzare, entro due anni, una nuova cintura di fortificazioni anti-drone lungo il confine orientale, risposta diretta alle frequenti violazioni dello spazio aereo nazionale attribuite a velivoli senza pilota russi, secondo quanto reso noto al "Guardian" il viceministro della difesa Cezary Tomczyk. Secondo lui, le prime capacità operative della barriera saranno pronte in circa sei mesi, mentre il dispiegamento completo dell’architettura difensiva richiederà circa due anni. Il nuovo dispositivo non sarà un sistema isolato, ma verrà integrato nella linea di protezione esistente, costruita una decina di anni fa, ampliandone le capacità contro la minaccia Uav (Unmanned Aerial Vehicle, aerei senza pilota a controllo remoto). L’architettura prevede più livelli di contromisure: mitragliatrici ad alta cadenza (tra cui soluzioni a più canne per scenari estremi), sistemi d’artiglieria leggera e pesante, capacità missilistiche e contromisure elettroniche finalizzate al disturbo ed alla neutralizzazione dei droni. 

Tomczyk ha sottolineato che alcune componenti —come le armi a elevata cadenza di fuoco— sono progettate per impieghi in condizioni belliche o di massima emergenza e non per l’uso quotidiano in tempo di pace. Il programma avrà un costo superiore ai 2 miliardi di Euro e sarà finanziato in larga parte con risorse europee, attraverso il progetto di prestiti per la difesa Safe (Security Action for Europe). L’iniziativa riflette la volontà di rafforzare sia la deterrenza sia la resilienza lungo un fronte sensibile, proteggendo infrastrutture critiche e popolazioni civili dalle incursioni Uav.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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